L'11 di novembre, l'Estate di San Martino.
Si è presentata puntuale, in una giornata meravigliosa, calda, soleggiata, ventilata al punto giusto. Fin da quando sono piccola, la mia mamma, viste le sue origini rurali e campagnole, mi ripete sempre: "E' l'11 di novembre, l'Estate di San Martino! In campagna venivano rinnovati i contratti agricoli annuali... e da qui deriva il detto "fare San Martino", cioè traslocare.
E come non ricordare in quest'occasione la celeberrima poesia di Giosuè Carducci intitolata appunto San Martino.
La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar.
Ed ecco alcune foto scattate a Bergamo questa mattina.
|
Bellissima vista di Città Alta dal colle di San Vigilio - Bergamo |
|
Le mura venete ( XVI secolo) - Bergamo |
|
La nitidezza della giornata permette la vista fino a Milano, di cui si percepiscono i grattacieli all'orizzonte |
|
Il Massiccio del Monte Rosa, la cui cima più elevata, la Punta Dufour raggiunge i 4.634 m s.l.m. |
|
Gli alberi di kaki, stracarichi sono il simbolo di questa stagione |