venerdì 11 aprile 2014

- direzioni -


Ho iniziato a scrivere questo pezzo il Primo di aprile, ma il treno corre in fretta, frettissima. E’ il mio treno della vita.
Se ci ripenso un anno esatto fa ero a Bruxelles, città bellissima, viva, colorata in primavera e bianca, bianchissima in inverno, caratterizzata dal susseguirsi delle vere stagioni che da tanto non vedevo… Bruxelles: vissuta con tante ansie. Il lavoro in primis. Ed oggi come allora mi ritrovo investita da un treno che procede a folle velocità.
Il treno come metafora della vita è forse, a volte un po’ abusata come figura, ma per me questo periodo non può che avere questa come immagine come quella più calzante.
L’anno scorso, come oggi era un susseguirsi di pensieri sul futuro, decisioni da prendere, dubbi sulle direzioni da seguire..

...quale direzione?!

..ed oggi come allora il gioco consiste nella prontezza e nell'abilità di saper salire a bordo di questo treno lanciato a folle velocità senza farsi troppo male, parando gli urti da una parte e aggrappandosi a chi ci tende la mano dall’altra.
Ci sono stati periodi in cui è stato fermo parecchio, non ha proceduto sempre ad alta velocità, si è più volte bloccato in stazioni in cui nessuno desidererebbe mai fermarsi… e lì, proprio in quei momenti è stato davvero importante trovare il sostegno giusto per trascorrere le lunghe attese in queste dannate stazioni.
La stazione più brutta vissuta da me è stata quella chiamata Disoccupazione. Niente procede, dentro si ha la speranza, ma fuori non si percepisce un barlume di luce, nessun segnale di partenza del treno da parte del capostazione.
Ed è lì, nei mesi in cui ogni giorno è drammaticamente uguale all’altro, lì si fa lezione di vita e si imparano a distinguere i veri affetti, i veri amici. Le mani tese pronte a darti una mano, le braccia che ti sorreggono nei giorni in cui sarebbe invece più facile giacere esanimi.
A tutti coloro che si ritrovano in questi giorni, a tutti quelli invece che non li hanno ancora conosciuti e che mi auguro non li vedranno mai, la regola è non mollare mai.
Con la voglia di fare, denti stretti una soluzione si trova sempre.

Never give up.

2 commenti:

Romeo ha detto...

Bè? E' passato un mese. Uno che capita qui e legge, lo lasci poi senza sapere più niente?

silWietta ha detto...

Bè! verissimo, rimediato oggi :)